Perché questo titolo?!?! … “Donne che non hanno paura del fuoco” …
Che relazione c’è tra la costruzione del proprio benessere personale e il fuoco?
Ecco alcune mie riflessioni.

Quello che io penso è frutto della mia esperienza personale e professionale.
Le donne fino a recente passato non avevano nessun potere, relegate al ruolo

di custodi della casa  adaccudire figli e mariti, di fatto non godevano di diritti

socio-economici, non c’erano leggi che parlavanodi pari-opportunità,

nessuno si preoccupava di tutelare la donna nelle varie fasi della sua vita
insomma il valore del femminile era stabilito e deciso da una logica

puramente maschile.
Ma le donne non hanno mai smesso di lottare, molte hanno continuato

a credere nella possibilità di uncambiamento per riscattarsi da una disumana

disparità che stava relegando la donna al ruolo di
assoluta dipendenza dalle condizioni preesistenti.
Da qualche decennio qualcosa sta cambiando sul piano sociale, politico e

lavorativo molte cose sonocambiate

(legge sul Divorzio, Aborto, nuovi ruoli familiari, ecc …).
Ma non basta.  Se non modifichiamo il nostro assetto mentale

interno non riusciamo a goderepienamente dei risultati ottenuti

dai movimenti femminili che ci hanno preceduto.
Sono ancora troppo poche le donne che non si riconoscono il diritto al piacere,

di fare delle scelte infunzione delle loro attitudini interne,

così in una cultura che privilegia il profitto e la competizione
nessuno ci aiuta a costruire il benessere e la felicità!
Questo ciclo di incontri ha come obiettivo quello di pensare al presente,

che detto con le parole di Marisa Rosaria Puliatti, Presidente dell’AIV

(Associazione Italiana Vulvodinia) che si occupa da anni di
problematiche femminili, significa “creare uno spazio tutto

“al femminile” di condivisione, che non siano
solo “chiacchiere tra donne”, ma una condivisione emotiva con

un inquadramento scientifico”.
Come terapeuta, mi trovo ogni giorno ad accogliere la sofferenza

somatica o psichica di molte donne,
con diverse manifestazioni di dolore causato dalle antiche

ferite infantili, da disagi familiari e relazionali
che riecheggiano nel presente e spesso impediscono

di orientarsi verso un futuro felice.

Donne che arrivano a chiedere aiuto, desolate e sconfortate,

talvolta anche svalutate nella loro scelta di
un consulto professionale hanno bisogno di ritrovare il valore della

propria vita a partire da se stesse.
Far crescere la propria autostima attivando talenti e virtù negate

è uno degli obiettivi principali della terapia.
Terapia che consiste in svariati momenti di riassestamento a vari livelli:

cognitivo (liberarsi di schemimentali disfunzionali),

sociale (scoperta di nuovi ruoli),

familiari e relazionali (rispetto dei confini),
corporeo (immagine di Sé e del proprio corpo), ecc.

.
Percorso non facile ma non impossibile.

Una delle cose che mi piace dire alle donne appena iniziano un
percorso psicologico è “partorire se stesse è il parto più difficile” …

ma una grande atto creativo di cui la
loro anima gliene sarà immensamente grata!.
E poi? Sono ancora troppo pochi i contributi della psicologia

nel aiutare le persone a sentirsi artefici del
loro futuro, protagonisti attivi della loro vita.

Le lotte socio-culturali hanno portato alla liberazione di
vecchi modelli limitanti che impedivano alla donna di

muoversi nella società e in famiglia seguendo i
propri desideri.

C’è però ancora molto da fare nel tentativodi una efficace

liberazione dei nuclei psicoemozionali limitanti che derivano

da schemi transgenerazionali e che giacciono nell’ombra dei
substrati inconsci e subconsci impedendo a tante donne di

esprimere la loro essenza biopsicoaffettiva profonda.
Ci siamo liberate dei corsetti che impedivano al bacino di

muoversi, abbiamo ritrovato un’identità giuridica che ci permette

di manifestare i propri talenti nel sociale, possiamo prenderci la libertà di
vivere il sesso sganciato dalla maternità, possiamo divorziare e scegliere

di essere single.

Che cosa aspettiamo a riappropriarci del diritto al piacere?

cosa ancora ci impedisce fare le scelte personali e di
vivere usando il potere del femminile?

Perché ci sono ancora tante donne che ricorrono alla
Chirurgia estetica non perché desiderano risaltare e

proteggere la loro bellezza  ma perché  non si
accettano!  L’accettazione di sé è il punto di partenza e di arrivo

per costruire la propria felicità.
Ecco ci vuole coraggio per rinnovarsi e abbandonarsi

al processo di trasformazione ma è questo che
rende interessante il cammino di auto guarigione.

Il FUOCO è energia trasformativa e creativa.
Bene questa breve esperienza con voi è una sfida … il tentativo  di offrire degli strumenti psicologici:
cognitivi, emotivi, comportamentali perché ognuno si attivi a realizzare lo stile di vita che più si addice
ai propri bisogni.
Quando si programma un viaggio, si fanno le valige e nelle valigie mettiamo le cose che ci serviranno
per la meta prevista.
Bene con questa metafora del viaggio iniziamo a mettere insieme le esperienze

che ci servono per realizzare i progetti della nostra anima.

Finalmente iniziamo a prendere a riferimento la nostra anima e
non le norme esterne.
“Se non proiettiamo nulla davanti a noi –  un progetto, un’intenzione, uno scopo – le forze del passato agiranno a loro arbitrio.”
                                                       (B. Rancourt)

Tra gli strumenti che abbiamo a disposizione spontaneamente nel nostro

bagaglio umano c’è il potere dell’Immaginazione.

L’immaginazione non è una facoltà a disposizione di poeti, scrittori, gli artisti  di
vario genere ma serve a costruire il nostro futuro a programmare

la mente secondo i nostri intenti e obiettivi.

È una capacità della nostra mente che può essere allenata e educata al

servizio della nostra  volontà e governata dal cuore.
Altri elementi a nostra disposizione sono la gestualità e il movimento:

il movimento spontaneo sia vissuto che immaginato facilità l’identificazione

con il principio femminile  che è mutamento,
trasformazione e creatività.
I simboli sono fonte di spiritualità ancorata nel corpo che promuove

la vita e lo sviluppo della nostra arte.
La danza, il rilassamento immaginativo,  l’armonia di suoni ci invitano

a scoprire il valore intrinseco del nostro corpo.

Dal sentire il piacere del movimento, allo sblocco energetico,

tecniche tantriche e taotiste basate sul respiro e il movimento di vari

distretti corporei,  il tutto per risvegliare le funzioni del nostro
organismo.

L’individuo interpreta e costruisce la propria visione del mondo
Essere artefici del proprio cambiamento
CREA IL TUO PUNTO DI VISTA

Realizzare il proprio progetto principale

 

Progetto satellite            Progetto Principale       Progetto satellite
Creare un’immagine positiva di se stessi:
apprezza te stessa
accetta te stessa
conosci te stessa
aiuta te stessa
sii te stessa

Il progetto centrale determina l’obiettivo che guiderà i nostri comportamenti e i nostri atteggiamenti.
I progetti satelliti regolano le azioni e i comportamenti utili al raggiungimento  dell’obiettivo centrale.
Naturalmente per raggiungere i nostri obiettivi servono:
Coerenza – Impegno – Perseveranza
Definire l’obiettivo;
Fare analisi preventiva delle difficoltà che si incontreranno nella sua realizzazione;
Specificare le risorse richieste;

Risorse fisiche:

– mentali (cognizioni positive, autocontrollo, capacità di ragionamento, concentrazione, etc.. )
– psicologiche (emozioni positive, autostima, coraggio, sicurezza, etc…)
– ambientali (opportunità di impiego, di svago, etc..)
– relazionali (rapporti interpersonali, sostegno sociale, gruppi,famiglia, amici, etc..)
– spiritualità /religione
Buon viaggio …..!!!
Dott.ssa Marisa Martinelli

Studio di Psicologia       Corso delle Terme 136 Montegrotto T. (PD)

www.vederebene.it

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